Humulus – Intervista
Autore: Ermanno M. // Categoria: Interviste, Sludge / Stoner / Doom / Rock
Humulus, power trio bergamasco alle prese con il debutto discografico che abbraccia il lato grasso e corrosivo del rock, ovvero lo stoner. La band, formatasi nel 2009, ha atteso tre anni prima di pubblicare il primo debutto omonimo.
1. Benvenuti sul nostro blog Humulus, partiamo con le presentazioni di rito
Ciao, gli Humulus sono: Ben (chitarra e voce), Giorgio (basso) e Massimiliano (batteria).
2. Humulus, un monicker che esprime sensazioni di potenza, grandezza e sicurezza. Come vi è venuta l’idea di chiamarvi così?
È vero sembra un moniker bello potente creato ad hoc ma humulus è semplicemente il nome botanico latino del luppolo, uno degli ingredienti base per fare la birra.
Abbiamo tutti e tre una particolare devozione per la birra,Giorgio è anche un homebrewer! produce ettolitri di birra artigianale! Da qui l’idea di omaggiare questo preziosissimo ingrediente, il luppolo.
3. Leggendo la vostra bio ho appreso che vi siete formati nel 2009, che siete un trio e… null’altro, possibile che in questi tre anni il vostro unico obbiettivo sia stato quello di registrare questo debutto discografico?
In questi anni il nostro obbiettivo non è stato solo quello di registrare questo album,ci sono state un po’ di esibizioni live ma non molte a dir la verità.
Il progetto è nato 2009 all’incirca verso metà anno, la formazione ha subito qualche cambiamento, un lungo periodo di sosta che ha rallentato molto la band.
4. Humulus, lavoro omonimo, presenta uno stoner rock grasso per quanto riguarda l’apparato ritmico e scarno/diretto per i tempi di batteria. Emotivamente incalzante direi, come mai la scelta di intraprendere questo percorso stilistico, cosa vi affascina maggiormente del genere da voi proposto?
Amiamo le situazioni semplici,riff grezzi e immediati che colpiscono subito senza tanti compromessi,come del resto lo stoner metal insegna.
5. Come mai sono serviti tre anni per arrivare alla definitiva pubblicazione del vostro album?
Come dicevamo prima..,dopo un periodo di pausa ci siamo presi il tempo necessario per riorganizzare il trio e siamo ripartiti con una formazione più solida e convinta!!!
6. Quali temi trattate nei vostri testi?
Dopo parecchie birre…qualsiasi argomento va bene ahahaah!!
non esiste per noi una tematica precisa andiamo a ruota libera dipende molto dal periodo, il testo può nascere anche da una situazione particolare,cosi è stato per questo lavoro,in futuro però abbiamo intenzione di realizzare anche un concept album ne abbiamo già parlato tra di noi e quasi sicuramente lo faremo, ad ogni modo preferiamo far si che arrivi prima la musica del testo in “se”, band come “karma to burn” insegnano…
7. Nel vostro artwork predomina un Elefante che esprime forza e potenza, accostato ad immagini che mi inducono a pensare alle radici del rock, primitivo e “ignorante”. Vanno fatti i complimenti al grafico, chi è stato contattato per questo lavoro?
La parte grafica l’abbiamo affidata a Lorenzo Lupi un artista e amico un tempo bergamasco…perché ora vive in Brasile (…beato lui!!).
Gli abbiano fornito tutte le idee che avevamo e lo abbiamo indirizzato verso quello che è diventato l’artwork del nostro disco…ok, non è vero, ahahahahah, è stata tutta farina del suo sacco, non abbiamo dovuto dirgli nulla; è veramente un artista con i controxxzzi! L’idea è comunque quella di continuare a “lavorare” con Lorenzo anche se si trova dall’altra parte del mondo, per cui nelle prossime Humulus uscite, le grafiche saranno sempre affidate a lui!
8. Come siete entrati in contatto con la Go Down Records, soddisfatti del loro operato?
Botta di xxlo…ahahhaha
Abbiamo scritto alla Go Down Records, loro si sono dimostrati molto disponibili:
hanno prima sentito una nostra registrazione e da li è semplicemente iniziato il rapporto con l’etichetta. Siamo veramente soddisfatti. E’ una grande famiglia fatta di splendide persone, serie e preparate che si sbattono moltissimo!
9. Ora che l’album è fuori come vi state organizzando per l’aspetto live degli Humulus?
La situazione live qui da noi è sempre peggio…molti locali preferiscono far suonare cover band o tributi, meglio non affrontare l’argomento!
Per cui stiamo cercando ovunque qualche spazio che ci dia l’opportunità di suonare; c’è da dire che all’estero i riscontri sono molto positivi e qualche concerto in Europa l’abbiamo già quasi fissato!
10. Quali sono i vostri progetti futuri? Grazie per il vostro tempo e buona fortuna.
Suonare, suonare…e ancora suonare! in ogni posto possibile qualsiasi sia la situazione live.
A volte capitano serate davvero difficile da gestire on stage ma questo è anche il bello. Per noi i nostri live sono un concentrato di adrenalina in ebollizione, un elisir di lunga vita! Birra e adrenalina, cosa c’è di più bello?
Grazie mille a te, a presto. Ciao.
(A cura di Ermanno Martignano)
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