Bleeding Eyes – Intervista
Autore: Ermanno M. // Categoria: Stoner Doom
Se siete amanti di sonorità sludge, con alto tasso di acidità e psichedelia, i trevigiani Bleeding Eyes sono quello che state cercando.A Trip To Closet Universe è il loro terzo lavoro, un geniale concentrato di allucinazioni mentali per Go Down Records.
1. Benvenuti ragazzi! La vostra band ha una vita lunga 11 anni, descrivetecela brevemente
Il gruppo è nato nel 2002 e dopo molteplici cambi di formazione abbiamo trovato nell’ottobre del 2011 una certa stabilizzazione mentale e psicofisica che ci ha portato a comporre e pubblicare “a trip to the closest universe”.
2. A Trip To Closet Universe è il vostro nuovo album che convince e piace tanto, caratterizzato da uno sludge che si mescola magnificamente alla sperimentazione psichedelica quasi fosse l’effetto di una droga che muta con il passare dei minuti. Come avete fatto a raggiungere questo effetto?
Spesso la risposta è insita nella domanda.. “A trip to the closest universe” è frutto di una lunga gestazione avvolta in un vorticoso abbraccio nell’abuso di bacco tabacco e dal disuso di venere.
3. Come segnalato in sede di recensione l’intero lavoro sembra diviso in 2 parti, da Barrage in poi tutto diventa fumoso e psichedelico. Mi chiedevo, chi di voi predilige l’aspetto più rock e chi quello più sperimentale?
Senza uno non esiste l’altro.. ci piace l’opera sperimentale con arie acide e delirio con brio. Abbiamo tutti gusti differenti e cerchiamo di unire in modo organico le nostre influenze personali. Tutti e cinque prediligiamo sia le sfumature rock sia quelle psichedeliche.
4. Il pezzo di apertura, “Arrotino”, è geniale ed attira molto la mia attenzione. L’arrotino in questione lo interpreto nelle sembianze di un orco che descrive la marcia società di oggi: corrotta, ipocrita e priva di morale. Dico bene?
È un predicatore dalla dubbia moralità e non privo di macchia, uomo del volgo dal brutto volto, non più disposto a sopportare oltre le angherie che lo circondano. Quando la misura è colma il popolo scende in piazza con i forconi, il sangue agli occhi, non distingue il bianco dal nero. Una nebulosa di gretta accidia omicida. Il resto è gioia.
5. L’art work è ricco di simbologie, potete darci maggiori delucidazioni a riguardo?
Il progetto grafico è opera di Eeviac (Luca Camilotto). Insieme a lui abbiamo scelto l’uso del settimo chakra, che simboleggiando l’uscita dello spirito dal corpo rappresenta bene il nostro personale concetto di viaggio verso un altro universo. Ringraziamo la mente di Eeviac.
6. Prima di questo nuovo gioiello sonoro, in carriera avete registrato un demo, un ep e due album. Come è cambiata la vostra musica negli anni?
Prima avevamo un sound decisamente più aggressivo e grezzo. Con questo ultimo lavoro, oltre a una maggiore cura del suono ci siamo indirizzati verso sonorità psichedeliche, eteree. Non abbiamo preclusioni verso nessun tipo di genere e certo non rinneghiamo le origini sopracitate.
7. In tanti anni di concerti avete varcato anche la soglia del Metal Camp e avuto l’occasione di suonare sullo stesso palco di Slayer, Anthrax, Soulfly, Obituary, Crowbar, Graveyard e altri ancora…. che aria si respira in queste occasioni? Preferite le grandi platee o piccoli locali dove il contatto è più “umano”?
Aria di sudore, acre fragranza, una dolce tensione prima di salire sul palco e una grande soddisfazione scendendo. Decisamente nell’intimità ci divertiamo e rendiamo maggiormente. Amiamo il contatto fisico e disumano con il pubblico, e ci piace condividere l’aria di festa con tutti i gruppi, siano essi conosciuti o meno.
8. Avete qualche data live da segnalarci?
Venerdì 29 marzo, @ “Principe in bicicletta” (S.Vito di Altivole (TV)
Venerdì 12 aprile, @ “Garage Club” (S. Martino di Lupari (PD) + Goran D. Sanchez.
Giovedì 2 maggio, @ “Maximum Festival”(Zerobranco (TV) + Naam (Usa) + guest.
Molte altre date in via di definizione seguiteci sulla nostra pagina facebook per maggiori informazioni.
9. Quali sono i vostri prossimi progetti? Rimarrete ancorati in questo settore oppure c è possibilità che la “psichedelia” prenda il sopravvento?
Non ci imponiamo vincoli, il nostro progetto è quello di continuare a scrivere musica che piaccia prima di tutto a noi stessi.
10. Grazie per il vostro contributo, lascio a voi le considerazioni finali..
Buona fortuna per tutto!
Grazie per lo spazio e inxxlo alla balena.
(A cura di Ermanno Martignano)
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