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martedì 5 giugno 2012

DEADLY KISS (The Murder Inn Interview)


INTERVISTA DEADLY KISS
Lunedì 04 Giugno 2012 09:03

Nuova intervista ad una band emergente per TMI!
Questa volta tocca ai  ferraresi Deadly Kiss!

TMI: Ciao ragazzi e benvenuti su TheMurderInn. Come nostra abitudine, e per rompere il ghiaccio, vi chiedo una breve presentazione della band.
Deadly Kiss: Ciao a tutti noi Siamo i Deadly Kiss (Stoner-Sludge Southern-Grunge)veniamo da Comacchio (Fe)siamo attivi da 6 anni, abbiamo all'attivo un 100naio di concerti tra cui (Extrema,Pino Scotto,Pandora,Aquefrigide…….) un ep uscito ad inizio anno e tante ma tante novità in arrivo.
TMI: Avete da poco pubblicato il vostro EP. A distanza di un pò di tempo che impressioni ne avete? Siete ancora soddisfatti o incominciate a vederne i difetti e la voglia di rimetterci mano?
Deadly Kiss: Il nostro ep in effetti è uscito da un pò ma alla fine 6 mesi non sono tanti,secondo noi è uscito un buon lavoro per essere il primo dopo 6 anni (siamo stati molto pignoli) siamo contenti. Io personalmente (Babol) a distanza di tempo vorrei rimetterci mano solo per rivisitare le tracce cantate, ne sono contento ma potevo fare meglio ma durante le registrazioni un mal di testa epocale mi ha messo i bastoni tra le ruote! L'importante è che sia stato accolto bene dal pubblico e dalle recensioni! QUESTO E' SOLO L'INIZIO.
TMI: Quali sono le vostre influenze musicali e quanto incidono sulla creazione della musica?
Deadly Kiss: Ognuno ha le sue influenze per fortuna,comunque la scena Grunge-Stoner- Slugde e gli anni 90 penso si respirino nel nostro ep,anche se nelle recensioni siamo stati affiancati a mostri sacri penso che il nostro sound non è assolutamente copiato e incollato come il 90%della musica di oggi, se poi ricordiamo certe band ok ma è del tutto casuale e di certo non è programmato
TMI: Il processo di creazione delle canzoni è democratico o c'è un leader che prende le redini in studio/sala prove e dirige i lavori? Chi è il maggior compositore della band?
Deadly Kiss: Bè domanda difficile……..penso che ognuno è Leader di se stesso ognuno di noi sà il fatto suo,posso dire che nella creazione dei brani io e il chitarrista (Cricket) siamo molto attivi,basso e batteria (Mark-Chando) comunque danno un gran contributo per quel che riguarda la sezione ritmica. per quel che riguarda tutto il resto essendo il cantante a volte ho responsabilità sulla stesura per poi creare la mia linea vocale,cerco sempre di spingere tutti verso cose più ricercate possibili,perché so che  abbiamo le possibilità per farlo.
TMI: Quanta attenzione ci mettete nelle lyrics? Sono accessorie alla musica o hanno importanza equivalente? Nel caso, quali sono i temi trattati?
Deadly Kiss: Secondo me le Lirycs hanno una funzione molto importante, sono testi sentiti parlano dei miei problemi della mia vita,della situazione in cui siamo,delle nostre paure,dei nostri vizi,per farla breve sono temi che in tanti proviamo dentro di noi ed è proprio per questo che sono importanti,perché chi ascolta percepisce l'anima ed il suono sincero.
TMI: Siete già al lavoro per dare un seguito all'EP? Pensate che si muoverà sulle stesse coordinate o c'è stato qualche sviluppo nel corso del tempo e volete "osare" e cambiare leggermente?
Deadly Kiss: Appena finito l'ep volevamo subito registrare l'album ahahahahahahah di materiale ne abbiamo veramente tanto,ma per ora fino alla fine dell'anno promuoveremo Alone in The Void, l'album vedrà la luce nel 2013 e sicuramente se ne sentirà parlare!
TMI: Cosa ne pensate dell'underground italiano?  E cosa vi aspettate dal vostro futuro come band?
Deadly Kiss: Secondo noi nell'Underground italiano c'è la salvezza della musica e dei suoi valori,noi fondamentalmente ci aspettiamo tanto per il nostro futuro i contenuti ci sono,bisogna muovere il culo e dedizione-dedizione-dedizione
TMI: Come si compone un vostro classico live? Sono tutti pezzi vostri o aggiungete delle cover dei vostri artisti preferiti?
Deadly Kiss: Dal vivo abbiamo sempre dato principalmente spazio ai nostri brani,ma da quest'anno durante gli show incastriamo qualche tributo dai White Zombie ai T-Rex, dipende sempre dalla durata del concerto!
TMI: Siamo alla fine dell'intervista ed è il momento di lasciare a voi la parola. Vi ringraziamo per la gentilezza e speriamo di avervi di nuovo sulle nostre pagine! Bè che dire innanzi tutto grazie a voi di The Murderinn! poi che dire supportateci,venite ai nostri concerti e tenetevi sempre aggiornati sulle nostre pagine per le date di supporto di Alone in The Void! se volete pure contattarci scrivete!!!!!!
Deadly Kiss: ASCOLTATE MUSICA E SPEGNETE LA TV!  BRAINWASH FOR ALL

CHAOS PLAGUE - "S/T" (Aristocrazia Review)


CHAOS PLAGUE - Chaos Plague


Informazioni
Gruppo: Chaos Plague
Titolo: Chaos Plague
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/chaosplague
Autore: Mourning

Tracklist
1. In Death I Trust
2. Chirality
3. Sinner's Regret

DURATA: 17:00

Chi segue il nostro blog da un po' è a conoscenza del fatto che il sottoscritto non ami particolarmente le "pipparolate" nel death, intendo quel modo di suonare che tende in maniera narcisistico-ossessiva pari a un vero proprio disturbo mentale a inserire una nota in più e a complicarsi la vita con la risultante di partorire lezioni di musica ottime da reperire in edicola magari con le famose collezioni "De Agostini" (esistono ancora giusto?).
Il death tecnico ha una sua identità che pone lo strumento e la forma compositiva elaborata in una maniera più complessa a favore del brano e dell'ascoltatore, non è un caso che gente come Death, Atheist, Pestilence, Sadus riuscissero a fare breccia nel cuore di tantissimi appassionati legati a doppio filo a una visione più oltranzista e volutamente rozza, primordiale di ciò che era il death metal.
I comaschi Chaos Plague danno seguito al demo "Virus" del 2010 con l'uscita dell'omonimo ep contenente tre pezzi, la scia sonora è quella segnata, percorsa e delineata dagli act citati in precedenza, è quindi una prestazione che mette in evidenza una ricerca tecnica importante ma non fine a se stessa quella racchiusa in questi diciassette minuti di musica nei quali una visione affine al progressivo e la coscienza d'essere una band death metal non entrano in contrasto bensì convivono alimentandosi a vicenda.

Il sound del quintetto è fatto di chitarre che si aggrovigliano, riffing monolitici, aggressività e colpi di fioretto improvvisi.
L'opener "In Death I Trust" esalta le qualità dirompenti ed energiche del songwriting evidenziando come al basso di Matteo Salvestrini venga affidato un ruolo di rilievo, messo lì in bell'esposizione nelle fasi d'accompagnamento, ancor più nell'attimo in cui si avventura in apparizioni da solista, situazione che avviene spontanea nella successiva "Chirality" e nel morire della conclusiva "Sinner's Regret".
Musicalmente i Chaos Plague sembra abbiano tutti i tasselli allineati nella maniera corretta, le melodie, l'approccio stilistico, il modo con il quale alternano fasi d'impatto ad aree diluite ed eteree, la prestazione corposa del growler Francesco Pateo come l'uso centellinato delle clean vocals a cura dello stesso, ben inserite e mai stucchevoli, si rivelano segnali a favore di una band che ha già trovato la dimensione nella quale desidera far crescere e maturare la propria identità.
Non è altrettanto positivo il discorso che abbraccia l'operato dietro al mixer, qualche pecca di troppo frena la piacevole e intrigante raffigurazione death del combo, ne esce penalizzato soprattutto il batterista Stefano Tarsitano, la sua prova è discreta, la resa dello strumento soffocata in più di una circostanza, peccato.
Con "Chaos Plague" la gettata di cemento è stata eseguita, le basi si son solidificate e non resta che attendere l'uscita di un full-lenght che confermi le doti della formazione messa alla prova da una sfida più corposa nella sostanza e nella durata.
Un ultimo plauso va alla cover del mini, è interessante la scelta di sfuggire ai cliché del genere affidandosi a una visione seventies o se preferite progressive retrò fornita da un artwork particolare, spiazzante direi data la proposta insita nelle tracce. Monicker da segnare e seguire con attenzione.

sabato 2 giugno 2012

FAUST: Live Gigs Confirmed for June!!!




FAUST - DEATH METAL LIVE!

Tre infuocate date previste per questo inizio d'estate per la leggendaria evolutionary death metal band Faust.
Con il minitour verrà invaso il centro-sud l'Italia partendo da Roma (15.06 - Closer), Caserta (16.06 - New Dream) ed infine Catona/Reggio Calabria (17.06 - H.M. Club).

Per informazioni www.deathmetal.it e www.musicsolutionsagency.it

Unleash The Beast! / We Want To See You Go Berserk! 

15/6/2012 - FAUST live @ Closer, Roma
16/6/2012 - FAUST live @ New Dream, Caserta
17/6/2012 - FAUST live @ H.M. Club, Catona(RC)
6/10/2012 - FAUST live @ Hibou, Chatillon (AO)


DEADLY KISS - Alone In The Void (Timpani Allo Spiedo Review)


Deadly Kiss - "Alone in the Void" (2012)

Ep autoprodotto (2012)
Formazione (2009): Brain Babol, voce/chitarra;
Cricket, chitarra;
Mark, basso;
Chando, batteria.

Provenienza: Comacchio (Ferrara).

Canzone migliore del disco:
“Sister’s Screaming”.

Punto di forza dell’opera:
la voce.
Il Macho metal… scusate ma quando becco un gruppo innamorato, anche se in parte, dei Pantera non posso assolutamente evitare una definizione così sommaria e – ma sì – un filino (ma un filino guarda) “coattona”. Però è anche vero che lo spettro dei Pantera non è che sia poi così invasivo visto che i 4 pezzi di questo demo + intro rispondono a varie influenze, utili per tenere desta l’attenzione dell’ascoltatore. Oddio, desta sì ma, lo dico fin da subito, fino a un certo punto.

Prima di tutto, bisogna dire che i Deadly Kiss (che ad ogni modo prendono il nome da una canzone dei Kyuss) passano da quel thrash metal tutto particolare reso famoso da Anselmo e compagnia (e quindi prim’ancora dagli Exhorder) a svisate più hard rock sconfinando però anche in un rock’n’roll che fa ballare letteralmente il culo (“Brainwash” e “Sister’s Screaming”) grazie a un groove che comunque a volte non viene sfruttato proprio benissimo. Ma in (quasi) ogni caso i tempi non sono mai veramente sostenuti, anche nei momenti più thrasheggianti.

La prova dei singoli elementi in sé è buona, con il batterista sufficientemente dinamico e a dir poco ossessionato dagli uno – due; con i chitarristi abbastanza vari che curiosamente, nonostante i generi di riferimento, sembrano odiare gli assoli, sputando al massimo una seconda linea di chitarra in “My Satan” ; con il bassista che risulta parecchio fondamentale, come nello stacco sempre di “My Satan”, o in “The Grandfather is Dead”.

Il cantante, rispetto ai compagni, si dà un po’ più di licenze, si mostra decisamente versatile così da passare per esempio dai vocalizzi tosti di anselmiana memoria ai toni lamentosi se non perfino sexy di “The Grandfather is Dead” (cazzo… è la prima volta che uso ‘sta parola su queste pagine… aiuto aiuto) e a certa solennità più da heavy metal di “Sister’s Screaming”. A dir la verità non manca neanche qualche bel ruggito, e nemmeno qualche sovraincisione per rendere il tutto più profondo.

Eppure, nonostante tutte queste belle cose, dal punto di vista strutturale le varie canzoni non si reggono così bene dato che i nostri si controllano forse un po’ troppo. Sì, perché vengono riprese e quindi ripetute più o meno le stesse soluzioni, così che alla fine la musica non decolla mai, non esplode. Esemplari a tal proposito “My Satan” (lo stacco di basso poteva essere benissimo seguito da un’incazzatura generale, magari con tanto di assolo) e “The Grandfather is Dead”, la ballata del disco (ferma totalmente alle stesse cose, a dispetto di alcune ottime intuizioni, come la chitarra a tratti goffa ma sensuale…e fra l’altro il fantasma di Glenn Danzig di “Mother” ci sta tutto).
La cosa pazzesca è che, proprio alla fine dell’opera, i Deadly Kiss salvano il salvabile e non solo sparando non un bel pezzo ma un capolavoro nel senso più proprio del termine. “Sister’s Screaming” è infatti un brano finalmente selvaggio, dove i nostri sfogano tutto il proprio finora represso potenziale. La struttura si fa imprevedibile, le sonorità rockeggianti danno spazio talvolta a passaggi praticamente pesanti e minacciosi, e – meglio tardi che mai – non c’è soltanto un assolo ma ben due, anche se attaccati (il secondo è per così dire spaziale visto che è bello effettato). Per non parlare poi dello stacco fenomenale di batteria (che va avanti al ritmo di una cavalcata contagiosa) lungo i momenti finali dell’episodio…

Ecco, quello che mi chiedo ora è:

PERCHE’ I DEADLY KISS SI SONO DECISI A FARE GLI ANARCHICI SOLTANTO ADESSO?
Voto:
 64

Claustrofobia
Scaletta:
1 – I Want Your Brains/ 2 – My Satan/ 3 – Brainwash/ 4 – The Grandfather is Dead/ 5 – Sister’s Screaming

MySpace:
http://www.myspace.com/deadlykisscrew