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giovedì 24 gennaio 2013

DEADLY KISS "Alone In The Void" (Reviewed on ALL AROUND METAL)


HARD ROCK CON UN 

PIZZICO SOUTHERNNUOVO

HARD ROCK CON UN PIZZICO SOUTHERN

RECENSIONI

gruppo
titolo
"Alone In The Void"
etichetta
autoprodotto
Anno

Line Up:

Mirko Cinti: chitarra
Marco Mangherini: basso
Gabriele Zannini: batteria
Brainbabol: voce

Tracklist:
1 I Want Your Brains
2 My Satan -1
3 Brainwash
4 Te Grandfather Is Dead
5 Sister's Screaming

 OPINIONI AUTORE

 
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Michele Alluigi    20 Gennaio, 2013
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 2013
Dopo un inizio abbastanza travagliato, che li ha condotti ad uno scioglimento con conseguente rinascita nel 2007, i Deadly Kiss ripartono immediatamente in quarta, partecipando al Music Tour fest ed aprendo per artisti come Extrema e Pino scotto.
Il 2011 è l'anno del loro debutto discografico con questo EP (arrivatoci solo di recente) pregno di un sound di matrice hard rock che pesca anche nella tradizione southern.
L'iniziale “I Want Your Brains” si presenta subito come un'intro da paranoia, con una radio che perde continuamente la ricezione e si incanta come un disco sullo stesso frame sonoro, che lascia spazio a "My Satan-1", brano fin da subito accattivante per il suo riffing thrash e la sua cadenza tipicamente megadethiana e per un bridge genuinamente orecchiabile; la voce di Brainbabol ricorda molto il Phil Anselmo dei tempi migliori, il che fa apprezzare questo ep con una lieve nostalgia.
“Brainwashed” parte subito dinamica con la batteria incalzante, qui domina la matrice più hard rock, la canzone punta tutto sul groove e sulla progressione del main riff.
La traccia successiva invece ricopre la veste di brano ballad: un arpeggio suggestivo ed una batteria in contrattempo fanno da trampolino per le potenzialità melodiche del su citato Brainbabol.
Ma è con la conclusiva “Sister's Screaming” che i Deadly Kiss tirano fuori tutto il loro southern groove: un riff accattivante impregnato di un'influenza seventies ed un tocco blues che rendono questo brano il “più leggero” del disco.
Per concludere in questo EP troviamo tutto: potenza, melodia, raffinatezza compositiva e creatività, un biglietto da visita niente male per questa band del ferrarese.

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