GRINTA HARD ROCK PER I
CHAINS AND VISIONS NUOVO
Inviato da Michele Alluigi 22 Gennaio, 2013
RECENSIONI
Line Up:
Michela Di Mauro: voce
Gabriele Ghezzi: chitarra
Simone Paleari: basso e cori
Andrea D'Angeli:batteria
Gabriele Ghezzi: chitarra
Simone Paleari: basso e cori
Andrea D'Angeli:batteria
Tracklist:
1 1967
2 Go Away
3 Poisoned
4 Electric Blue Lights
5 Through Devil's Dance
6 Jack The Fat
7 Instability
8 Tribute
9 Unchained By
10 Flower
11 Loneliness
12 War
13 Behind The Green Fair
OPINIONI AUTORE
Opinione inserita da Michele Alluigi 22 Gennaio, 2013
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 2013
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 2013
Prendete il sound hard rock più genuino ed un sussurro di post grunge anni novanta, suonatelo con la grinta di una band heavy metal ed otterrete subito una miscela simile a quella proposta dai lombardi Chains And Visions. “Night And Rage” contiene una musica godibile, suonata bene tecnicamente, ma soprattutto suonata con il cuore.
Partendo da quella che è la sezione ritmica, il basso e la batteria si muovono sinergici su una linea squisitamente seventies, che riprende la tradizione zeppeliniana e dei Deep Purple per utilizzarla come palinsesto di una ricontestualizzazione moderna ed originale, la sei corde invece si stende libera ed ancor più eclettica, con partiture ritmiche che spaziano dalle atmosfere arpeggiate funky in stile Red Hot Chili Peppers fino ad un riffing più metallico e tagliente.
La voce di Michela, infine, è carica di grinta e melodia assieme, le sue linee vocali sono espressive ed intense sia in parti più arrabbiate come “Go Away”, sia in pezzi ballad più melodici e, se vogliamo, smielati come “Electric Blue Lights” senza però essere melensi e scontati.
A causa della sua inflazione, che vede il mercato sempre più saturo di bands che vi si cimentano, l'hard rock odierno è un territorio molto difficile in cui addentrarsi senza correre il rischio di cadere nel banale, nella fotocopia di band degli anni '80 o, peggio ancora, essere semplicemente insulsi, ma i Chains And Visions sono esploratori esperti di tale terreno, e con il loro vincente mix si ritagliano sicuramente un posto di tutto rispetto nell'elenco delle band nostrane che meritano tutto il nostro supporto.
Partendo da quella che è la sezione ritmica, il basso e la batteria si muovono sinergici su una linea squisitamente seventies, che riprende la tradizione zeppeliniana e dei Deep Purple per utilizzarla come palinsesto di una ricontestualizzazione moderna ed originale, la sei corde invece si stende libera ed ancor più eclettica, con partiture ritmiche che spaziano dalle atmosfere arpeggiate funky in stile Red Hot Chili Peppers fino ad un riffing più metallico e tagliente.
La voce di Michela, infine, è carica di grinta e melodia assieme, le sue linee vocali sono espressive ed intense sia in parti più arrabbiate come “Go Away”, sia in pezzi ballad più melodici e, se vogliamo, smielati come “Electric Blue Lights” senza però essere melensi e scontati.
A causa della sua inflazione, che vede il mercato sempre più saturo di bands che vi si cimentano, l'hard rock odierno è un territorio molto difficile in cui addentrarsi senza correre il rischio di cadere nel banale, nella fotocopia di band degli anni '80 o, peggio ancora, essere semplicemente insulsi, ma i Chains And Visions sono esploratori esperti di tale terreno, e con il loro vincente mix si ritagliano sicuramente un posto di tutto rispetto nell'elenco delle band nostrane che meritano tutto il nostro supporto.
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