KANI: nient'altro che
Rock'N'Roll NUOVO
Inviato da Michele Alluigi 01 Febbraio, 2013
RECENSIONI
Line Up:
Joker: voce
Lispio: basso
Pante : chitarra
Cib: batteria
Lispio: basso
Pante : chitarra
Cib: batteria
Tracklist:
1 Bud Is My Trainer
2 Electric Church
3 Go To Bed with Us
4 What Doesn't Kill Makes Me Stronger
5 The Power Of Money
6 Drinkndrive
7 Badass Boogie
8 Die Hard
9 We Bite
10 Dancing Star
OPINIONI AUTORE
Opinione inserita da Michele Alluigi 01 Febbraio, 2013
Ultimo aggiornamento: 02 Febbraio, 2013
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Ultimo aggiornamento: 02 Febbraio, 2013
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I Kani sono dei rockers di Vicenza e “Badass”, oltre al titolo del loro disco è un aggettivo che li descrive pienamente. Attitudine rock'n'roll, impatto duro come l'asfalto e sregolatezza sono i mattoni di cui questo disco è fatto, il sound proposto è un hard rock sporco, ruvido e trascinante che vede nei Motorhead, negli AC/DC e nei Guns n' Roses (quelli di “Appetite For Destruction” ovviamente) i loro mentori ispiratori.
Non è certo un disco che propone qualcosa di nuovo, ma piuttosto un sentito tributo al grande rock stradaiolo e ribelle che esplose negli anni ottanta e si diffuse a macchia d'olio; le ritmiche di batteria ed il basso frenetico spingono le lancette del contachilometri del tiro oltre il limite, mentre la chitarra sferza riff pieni di groove e grinta, infarciti con degli assoli di fattura evidentemente impregnata del tocco di Slash.
Solo la voce di Joker convince poco in questo frangente: oltre alla poca fantasia di concetti in alcune canzoni come “Electric Church” (non sono certo i primi a dire che il rock è una religione), appare svogliata, molla e priva di carica, un cantato rauco e quasi afono in certi punti quasi rallenta la spinta delle canzoni.
Per il resto comunque “Badass” è un buon disco di rock'n'roll come ce ne sono tanti, di sicuro le bands come i Kani, dediti al modus vivendi festaiolo, si apprezzano meglio durante le esibizioni dal vivo piuttosto che sentendoli dal cd.
Non è certo un disco che propone qualcosa di nuovo, ma piuttosto un sentito tributo al grande rock stradaiolo e ribelle che esplose negli anni ottanta e si diffuse a macchia d'olio; le ritmiche di batteria ed il basso frenetico spingono le lancette del contachilometri del tiro oltre il limite, mentre la chitarra sferza riff pieni di groove e grinta, infarciti con degli assoli di fattura evidentemente impregnata del tocco di Slash.
Solo la voce di Joker convince poco in questo frangente: oltre alla poca fantasia di concetti in alcune canzoni come “Electric Church” (non sono certo i primi a dire che il rock è una religione), appare svogliata, molla e priva di carica, un cantato rauco e quasi afono in certi punti quasi rallenta la spinta delle canzoni.
Per il resto comunque “Badass” è un buon disco di rock'n'roll come ce ne sono tanti, di sicuro le bands come i Kani, dediti al modus vivendi festaiolo, si apprezzano meglio durante le esibizioni dal vivo piuttosto che sentendoli dal cd.
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