CAPOLAVORO ESTREMO
DEI FAUST NUOVO
Inviato da Michele Alluigi 03 Febbraio, 2013 10
RECENSIONI
Line Up:
Aleister: chitarra e voce
Izio: chitarra
Emi : basso
Riccardo Merlini: batteria
Tracklist:
1 Purple Children
2 Wet Veils
3 Sentimental Workship
4 Golden Wine Countess
5 Servants Of Morality
6 Carnal Beatitude
7 Pig God Dog
8 Holy Hole
9 A Religion- Free Worlds Dream
OPINIONI AUTORE
Opinione inserita da Michele Alluigi 03 Febbraio, 2013
Ultimo aggiornamento: 03 Febbraio, 2013
Ultimo aggiornamento: 03 Febbraio, 2013
Aleister rappresenta una vera e propria istituzione nell'ambito del death metal italiano. Dopo un demo di debutto, una canzone edita per la compilation “Screams From Italy” ed un mini cd autoprodotto i Faust, la sua band a tutti gli effetti, raggiungono la pubblicazione del loro primo Full Lenght nel 2009.
Una vera e propria perla di metallo estremo italiano, suonato da ospiti di fama internazionale come Dariusz “Daray” Brozowski, co-fondatore dei Vesania ed Ex-Vader e Dimmu Borgir, dietro le pelli e Steve Di Giorgio, ex-Testament e Death, ed attuale Sadus al basso.
“From Glory To Infinity” è il mix perfetto di melodia e brutalità death metal, le nove canzoni si sviluppano su costrutti ritmici che spaziano dalle influenze neoclassiche al progressive, con parti acustiche ed inserti strumentali davvero suggestivi che elevano il lavoro alle sfere più alte della percezione onirica (“Sentimental Workship” è una chicca in questo senso).
La produzione è curata nel dettaglio, il drumming spinge come una mitragliatrice, il basso di Steve Di Giorgio si riconosce per il sound caldo e limpido che emana fin dalla prima nota e le chitarre, eseguite tutte da Aleister assieme alle parti vocali, sono fluide e chiare nei solos e taglienti nelle parti ritmiche.
Quanto alla voce, il growl è decisamente personale: una voce gutturale ed aspirata lo rendono immediatamente riconoscibile e ne fanno un vero e proprio trademark.
Un disco che nonostante la sua lunga gestazione ripaga pienamente tutti i fans che lo hanno atteso, i Faust sono un vero e proprio vessillo del death metal made in Italy.
Vivamente consigliati.
Una vera e propria perla di metallo estremo italiano, suonato da ospiti di fama internazionale come Dariusz “Daray” Brozowski, co-fondatore dei Vesania ed Ex-Vader e Dimmu Borgir, dietro le pelli e Steve Di Giorgio, ex-Testament e Death, ed attuale Sadus al basso.
“From Glory To Infinity” è il mix perfetto di melodia e brutalità death metal, le nove canzoni si sviluppano su costrutti ritmici che spaziano dalle influenze neoclassiche al progressive, con parti acustiche ed inserti strumentali davvero suggestivi che elevano il lavoro alle sfere più alte della percezione onirica (“Sentimental Workship” è una chicca in questo senso).
La produzione è curata nel dettaglio, il drumming spinge come una mitragliatrice, il basso di Steve Di Giorgio si riconosce per il sound caldo e limpido che emana fin dalla prima nota e le chitarre, eseguite tutte da Aleister assieme alle parti vocali, sono fluide e chiare nei solos e taglienti nelle parti ritmiche.
Quanto alla voce, il growl è decisamente personale: una voce gutturale ed aspirata lo rendono immediatamente riconoscibile e ne fanno un vero e proprio trademark.
Un disco che nonostante la sua lunga gestazione ripaga pienamente tutti i fans che lo hanno atteso, i Faust sono un vero e proprio vessillo del death metal made in Italy.
Vivamente consigliati.
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