4 amici, nati nella provincia di Ferrara, danno vita al progetto Deadly Kiss che, tra gioie e dolori, e uno scioglimento avvenuto nel 2007, arriva a fine 2011 a pubblicare questo primo EP, costituito da 4 tracce più un intro, intitolato "Alone in the Void".
"I Want Your Brains" è un breve intro in loop e versione radiofonica che ci porta alla prima vera traccia.
"My Satan" mette in campo un riffing subito corposo e potente, supportato da un drumming agile e una linea di basso squillante e in evidenza. Anche la linea vocale si presenta subito aggressiva, ricordando non poco lo stile massiccio di Phil Anselmo.
Un solo di batteria apre "Brainwash", altro brano robusto che lascia intravedere, nel preponderante groove, qualche traccia di grunge. Un brano di breve durata, ma che riesce a imprimere il giusto marchio, e a rendersi subito accattivante.
"The Grandfather is Dead" è una semiballad che mostra le varie sfaccettature presenti nel sound dei Deadly Kiss. Gli strumenti sono perfettamente bilanciati, merito della buona produzione che permette di distinguere ogni particolare, in una traccia che, per la sua fattura, sarebbe potuta risultare facilmente confusa e impastata.
"Sister's Screaming" si presenta blueseggiante, con un tiro decisamente accattivante e trascinante. Giusta dose di cattiveria e orecchiabilità. Il finale risulta fortemente cadenzato e appesantito.
Quattro brani che, seppur pochi per poter fare un resoconto attendibile sulla proposta musicale dei Deadly Kiss, si dimostrano comunque molto eterogenei fra loro, fornendo un assaggio dei diversi stili e generi da cui i Nostri prendono spunto. Sembra sicuramente prevalere il groove/thrash panteriano, influsso particolarmente presente nel modo di cantare di Babol. Si tratta in ogni caso di un EP di debutto, e non ci resta che attendere un'uscita più corposa
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