ILLOGICIST "The Unconsciousness Of Living" (Review on Underground Metal Italia)
Titolo
Illogicist
Descrizione
The Unconsciousness Of Living (2011)
Gli Aostani ILLOGICIST sono un gruppo che penso non abbia bisogno di troppe presentazioni, sono conosciuti sia a livello Nazionale che Internazionale per il loro Death Metal Tecnico infuocato, sono attivi dal 1997 ed hanno alle spalle altri 2 full lenght e un Ep. I punti forti di riferimento sono Meshuggah, Atheist, Pestilence, Cynic ma specialmente i Death e le assonanze e similitudini con la Band del compianto EvilChuck Schuldiner sono notevoli specialmente negli ultimi lavori dei Floridiani. Quindi dovrebbe essere già una garanzia l’acquisto codesto CD, però la pecca a mio avviso sta nel fatto che tali influenze a volte sono troppo marcate. L’opener GHOST UNCONSCIOUNESS ne è un esempio lampante, ma comunque la sua struttura articolata e furiosa è di una cremosa scorrevolezza. HYPTNOTIZED è un caleidoscopio di riffs intricati e melodici che rimbombano nell’apparato uditivo, tutto supportato da una sezione ritmica precisa come un bisturi che saprà tagliare molti lembi di pelle dal vostro corpo. PERCEPTIONS FROM THE DECEIVING MEMORY riesce a creare un atmosfera sinistra iniziale prima di buttarsi a capofitto in cambi di tempo frenetici e compulsivi, con un tappeto di doppia cassa coinvolgente ed un lavoro di basso degno di merito, la canzone per quanto rimanga complessa è ben movimentata e fluida, capace di trasportare l’ascoltatore nei meandri oscuri di questi musicisti. Il concetto di Metallo estremo si concretizza ulteriormente con MOND REAPER dove da una parte troviamo un incipit ipnotizzante capace di far perdere i sensi e dall’altra un rifforama vorticoso e corrosivo come l’acido muriatico, anche qui la tecnica compositiva è messa bene in risalto senza tralasciare la violenza che viene scagionata dalle tante secche mitragliate e dalle varie accelerazioni. La progressiva THE SAME OF COLLISION mi ha fatto venire il mal di testa per il marasma sonoro, per l’intreccio di note e per i cambi di tempo, è una canzone diretta nell’intimo anche se veramente complicata e difficilmente digeribile al primo ascolto. L’intro della successiva MISERY OF A PROFANED SOUL è ancora peggio con le miriadi di fraseggi ed un drumming schizofrenico. In tutta la canzone si respira nuovamente il profumo dei Death (periodo Sound Of Perseverance) e gli Illogicist filano dritti per la loro strada con le loro composizioni dissonanti e difficili, però non perdono il gusto di far male e dimostrare cosa significhi suonare dannatamente bene senza diventare un accozzaglia di riffs. Loro riescono sempre a rimanere crudeli e razionali come un serial killer spietato. Dulcis in fundo troviamo A NEVER ENDING FALL che riesce a tenere il tiro ed il fiato sospeso fino al termine, anche qui la pesantezza del sound somiglia ad un schiacciasassi e viene giusto alleggerita da una parte centrale sospesa nel vuoto, dove tutti gli strumentisti danno il meglio di se ritagliandosi piccoli spazi sfiziosi, il tutto si chiude in feed out ma il dolore ai timpani è ancora forte. L’ album è stato masterizzato nei famosi Finnvoxx Studios di Helsinki e la copertina è stata realizzata dal bravissimo Travis Smith (Death, Testament, Overkill, Katatonia, Amorphis, Opeth and many more).
Track-list: 1. The Same Old Collision 2. Perceptions from a Deceiving Memory 3. A Defeated Suffering 4. The Awareness of a Neve Ending Fall 5. A Voiceless 6. Sounding Strain (Hypnotized) 7. Ghosts of Unconsciousness 8. Misery of a Profaned Soul 9. The Mind Reaper
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