Pagine

domenica 20 maggio 2012

CHAOS PLAGUE - Interview (The Murder Inn)


Intervista Chaos Plague


DOMANDE: 1. Ciao ragazzi e benvenuti su TheMurderInn. Come nostra abitudine, e per rompere il ghiaccio, vi chiedo una breve presentazione della band.
Siamo i  Chaos Plague e suoniamo Progressive Death Metal. Il gruppo è nato diversi anni fa come progetto di Matteo Salvestrini (Basso), Davide Luraghi (Chitarra) e Stefano Tarsitano (Batteria). Abbiamo fondato quest band con il preciso intento di creare qualcosa di originale e personale e, dopo un inizio davvero difficile, grazie al fondamentale apporto di Francesco Patea (Voce) e Simone Fontana (Chitarra), abbiamo reso possibile questa ambizione. Cerchiamo di dare alla nostra Musica un’anima propria, con diverse sfumature artistiche che pescano a piene mani sia dal Death più pesante ed estremo fino al Progressive intricato e atmosferico andando anche a toccare qualche corda tipica del Jazz. Il nostro genere è un labirinto di emozioni e Musica.
2. Avete da poco pubblicato il vostro EP. A distanza di un pò di tempo che impressioni ne avete? Siete ancora soddisfatti o incominciate a vederne i difetti e la voglia di rimetterci mano?
In linea di massima siamo soddisfatti del nostro lavoro e abbiamo per altro avuto un buon riscontro da chi l'ha ascoltato, il che ci rende fieri di ciò che abbiamo prodotto. Ovviamente non è un lavoro perfetto, ne siamo coscienti, ci sono aspetti che in futuro dovremo curare maggiormente per poter esprimere al meglio la nostra musica, ma questo EP ci è comunque stato utile come primo passo per migliorare e mostrare a tutti cosa siamo in grado di fare!
3. Quali sono le vostre influenze musicali e quanto incidono sulla creazione della musica?
Il nostro stile è influenzato da molti ascolti e delle più disparate influenze. I più evidenti nomi di riferimento sono: Obscura, Death, Martyr, Cynic, Pestilence, Control Denied e qualche riferimento a formazioni più progressive come Aghora, Gordian Knot. Ciò che però è importante per noi è l’influenza che ognuno di noi porta come contributo a ciò che scriviamo: oltre al Metal nei nostri ascolti figurano anche Flamenco, Fusion, Blues, Prog Rock e Free Jazz.
4. Il processo di creazione delle canzoni è democratico o c'è un leader che prende le redini in studio/sala prove e dirige i lavori? Chi è il maggior compositore della band?
Matteo e Davide sono i maggiori compositori della band, in genere le canzoni vengono scritte a 4 mani ma il parere di tutti conta egualmente e le idee di tutti vengono prese in considerazione.
5. Quanta attenzione ci mettete nelle lyrics? Sono accessorie alla musica o hanno importanza equivalente? Nel caso, quali sono i temi trattati?
Sicuramente c'è una stretta relazione tra le lyrics e la musica. Prima di cimentarsi nel
lavoro, tracciamo un'idea di cosa evochi un preciso riff, perché il tutto si deve amalgamare il meglio possibile, risultando così un tutt'uno! Ad esempio: un pezzo “serrato” come In Death I Trust necessitava di un tema diretto e molto incisivo e la Morte, vista come l'unica sicurezza, l'unico motivo per sfogare la collera, calzava perfettamente con il riffin’.
In genere i temi che trattiamo sono filosofia, esistenzialismo ed esperienze di vita, ma ci addentriamo anche nello scrivere testi con temi “classici”, magari rivisitati in chiave moderna! Non c’è per forza una formula fissa; ad esempio per Chirality, il processo di composizione è stato differente: la struttura particolarmente varia ci ha permesso di elaborare ad un testo più ragionato e complesso, come d’altronde è l'argomento della chiralità, termine chimico usato per descrivere la specularità di una molecola, in questo caso riferito alla dualità dell’io. Ennesimo esempio è la conclusiva  Sinner's Regret: trattiamo il tema della condizione dell'uomo, l'eterna sofferenza e disagio della vita, vista come piaga da cui l’individuo non si può liberare! Ciò che realmente rappresenta lo scoglio più arduo in fase di composizione è  certamente scegliere le parole, che siano pregnanti e perfette nella loro collocazione, avendo però anche la difficoltà del padroneggiare una lingua che non è la nostra per cercare di coglierne le sfumature adeguate! Inoltre è anche ragionata e assolutamente sinergica la continua alternanza fra Growl e Pulito, tecniche anch’esse scelte e ragionate in base al feeling del pezzo.
6. Siete già al lavoro per dare un seguito all'EP? Pensate che si muoverà sulle stesse coordinate o c'è stato qualche sviluppo nel corso del tempo e volete "osare" e cambiare leggermente?
Stiamo scrivendo materiale nuovo e ne abbiamo di già pronto oltre a quello che è stato pubblicato. Stiamo tentando di arricchire ulteriormente la nostra Musica con più profonde conoscenze tecniche ed armoniche. Sperimentare in questo senso ci stimola molto e ci permette di andare oltre ai nostri attuali limiti, mantenendo la nostra attitudine Progressive e il nostro spirito Death Metal…insomma, saranno pezzi vari ed eterogenei!
7. Cosa ne pensate dell'underground italiano?  E cosa vi aspettate dal vostro futuro come band?
Se volessimo descrivere con una sola parola la scena Underground del nostro paese, questo sarebbe sicuramente “sottovalutato”. Ci sono alcuni gruppi che nulla hanno da invidiare alle grandi band dell’estero…ma, ahimé, in Italia non si apprezza troppo il Metal di casa nostra e quindi…c’è spazio solo interesse per i grandi nomi degli altri paesi. La situazione burocratica che attanaglia i locali non permette lo sviluppo delle realtà nostrane, suonare davanti ad un pubblico è sempre più difficile…mettiamo sul piatto della bilancia anche una sovrasaturazione della scena per la costante nascita di gruppi, spesso mediocri a livello musicale ma assolutamente impeccabili dal punto di vista dell’immagine, allora il quadro diventa davvero torbido... Emergere è davvero difficile, dimostrare cosa si è in grado di fare, far sentire la propria musica…non è certo un sinonimo di “scena in salute”..ma forse il sistema è arrivato al collasso…potrebbe essere la luce alla fine del tunnel. Come band ci aspettiamo di avere un posto, piccolo o grande, all’interno dei gruppi importanti, longevi e conosciuti del panorama Metal del nostro paese. Noi ci mettiamo tutta  l’anima, tutta la passione e tutto l’entusiasmo di cui siamo dotati!
8. Come si compone un vostro classico live? Sono tutti pezzi vostri o aggiungete delle cover dei vostri artisti preferiti?
La scaletta che proponiamo, attualmente,  è composta da pezzi nostri più due cover: un pezzo dei Nevermore e uno dei Death. Man mano che sarà pronto materiale nuovo penseremo a cosa fare con le cover. Di fronte ad un pubblico che non conosce il materiale proposto è sempre bene mettere qualche riferimento noto per mantenere viva l’attenzione.
9. Siamo alla fine dell'intervista ed è il momento di lasciare a voi la parola. Vi ringraziamo per la gentilezza e speriamo di avervi di nuovo sulle nostre pagine!
La passione per la musica è un grande dono che va nutrito e perorato! La musica è l'arte suprema, quella che riesce a comunicare con l’essere umano a livello più profondo!!
Noi mettiamo nel nostro lavoro e nella nostra musica tutta la nostra passione e il nostro essere, lo percepirete di sicuro quando ascolterete il nostro EP!! Così abbiamo fatto fin’ora e così continueremo a fare perché la musica, la nostra musica, è ciò che amiamo suonare e che amiamo comporre!!! Fa parte del nostro essere!
In Death We Trust!!
Speriamo anche noi di essere nuovamente presente su The MurderInn!!

Nessun commento:

Posta un commento