MURDERNIGHT 2 FROM GLORY TO INFINITY 16.03.2013
La prima puntata aveva visto un trittico di band agguerrite con Blood Edition, Dark Season ed i bellunesi Delirium X Tremens a dividersi gli oneri del palco; questa seconda edizione, invece, vede i milanesi FAUST come gioiello della corona di una serata in cui viene posto un accento particolare alla promozione delle band locali (fra cui i collaudati Dark Season).
Ma andiamo con calma… ore 21.30: parte il delirio.
I primi a salire sul palco sono i Reach Us Endorphine. Dalle note biografiche vedo che la band proviene da vicino Bressanone e ha una discreta esperienza live alle spalle. Il suono è pulito e favorisce il loro stile energico e pesca senza remore nel death metal melodico scandinavo. I 30 minuti concessi scorrono bene ed anche il pubblico sembra apprezzare… anche se, stranissimo, si tiene molto distante dal palco non facendo sentire il calore alla band (cosa che sarà più o meno caratteristica di tutta la serata). Bravi, questi Reach Us Endorphine, a non aver paura di ammorbidire la loro proposta senza farla scadere in qualcosa di melenso.
I primi a salire sul palco sono i Reach Us Endorphine. Dalle note biografiche vedo che la band proviene da vicino Bressanone e ha una discreta esperienza live alle spalle. Il suono è pulito e favorisce il loro stile energico e pesca senza remore nel death metal melodico scandinavo. I 30 minuti concessi scorrono bene ed anche il pubblico sembra apprezzare… anche se, stranissimo, si tiene molto distante dal palco non facendo sentire il calore alla band (cosa che sarà più o meno caratteristica di tutta la serata). Bravi, questi Reach Us Endorphine, a non aver paura di ammorbidire la loro proposta senza farla scadere in qualcosa di melenso.
Rapidissimo cambio palco (trademark della serata) ed ecco salire i
Dark Season. Ormai avvezzi a calcare le assi di questo palco, la band ha due plus rispetto all’anno scorso: il cantante sembra più reattivo e pompato oltre ad alcuni pezzi nuovi in scaletta che hanno portato un pò di novità. Lo stile della band si sta pian piano definendo, con un ulteriore scarto dallo stile del precedente disco in studio; appena si affrancheranno completamente dal far percepire in maniera così evidente le loro influenze sonore saranno pronti per un salto di qualità. Complimenti comunque per un set preciso e ben suonato.
La serata si conclude sulle ultime note dei Depreciate The Liar ed il pubblico incomincia a disperdersi in direzione uscita contento e soddisfatto.
Seconda edizione e secondo successo. Adesso attendiamo la terza puntata e vi vogliamo ancora più ambiziosi ragazzi!
Ci contiamo.
(Ennio Vitolo)
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